Lo scorso 28 ottobre il gruppo consiliare di Villasanta Civica ha presentato un’interrogazione avente ad oggetto l’installazione delle colonnine di ricarica per i veicoli elettrici.

Pur prendendo atto delle risposte fornite dall’assessore ai Lavori Pubblici, ci vediamo costretti a entrare, nuovamente, nel merito della questione.

Riepilogando, l’interrogazione di Villasanta Civica tendeva a capire per quali motivi l’amministrazione comunale avesse deciso di installare colonnine a ricarica unicamente a corrente continua (connessione Combo 2) utilizzabili solo dai veicoli BEV (Full Electric), escludendo di fatto la possibilità di effettuare la ricarica alle vetture c.d. “ibride” (che rappresentano il 50% delle automobili circolanti con possibilità di ricarica elettrica).

L’Assessore, in sostanza, ha riferito che l’amministrazione “…non ha in nessun modo scelto la tipologia di stazione di ricarica…si è limitata a concedere l’occupazione di suolo per 10 anni a seguito di istanza da parte di Enel X Way Italia aggiudicataria del lotto Lombardia B…di cui all’avviso pubblico finalizzato alla selezione di proposte progettuali per la realizzazione di infrastrutture di ricarica elettrica nei centri urbani da finanziare nell’ambito del PNRR, missione 2 (rivoluzione verde e transizione ecologica), componente 2 (energia rinnovabile, idrogeno, rete e mobilità sostenibile), investimento 4.3 (sviluppo di infrastrutture di ricarica elettrica), finanziato dall’unione europea – nextgenerationeu. La tipologia di stazione di ricarica è a corrente continua (DC) a ricarica rapida 90 kW“.

Nello specifico, relativamente alla scelta delle stazioni di ricarica, l’avviso pubblico di cui sopra specifica, nell’Allegato 1: “Requisiti specifici per l’accesso al contributo”, che le colonnine devono avere “Almeno due punti di ricarica provvisti almeno di connettore di tipo CCS Combo2” e che “è possibile anche affiancare dei punti di ricarica in AC a patto che: a) non si superi il numero di una presa in AC ogni due prese in DC; b) le piazzuole di sosta per la ricarica servite con connettori in AC siano ben distinte e non possano interferire con quelle servite da connettori in DC“.

Dal sito web dell’aggiudicataria è possibile verificare dalla scheda tecnica che la società dispone delle medesime colonnine installate sul territorio di Villasanta (Waypump 150H) con diverse configurazioni: “Waypump 150 H consente la ricarica in parallelo, offrendo agli utenti la possibilità di ricaricare due veicoli contemporaneamente; la configurazione Trio include, inoltre, un connettore Tipo 2 in Corrente Alternata (AC) nella versione con cavo.”

Quindi, sarebbe forse bastato interloquire con la società aggiudicataria del progetto e definire con la stessa la tipologia di stazione di ricarica desiderata dall’amministrazione, invece di limitarsi a concedere l’occupazione del suolo pubblico.

Prendiamo invece atto di questa ennesima (NON) decisione che sembra essere caratterizzante dell’operato della giunta, che delega ai tecnici o, come in questo caso, peggio, ai fornitori, le scelte POLITICHE che la stessa dovrebbe responsabilmente adottare per ottenere le soluzioni più utili per i propri cittadini.

Analogamente prendiamo atto, se ancora ce ne fosse bisogno, della scelta, in questo caso assolutamente POLITICA e in continuità con la precedente amministrazione (che, con la delibera di giunta 171 del 12/12/2022, aveva individuato le aree su cui poter installare le colonnine di ricarica), di penalizzare ulteriormente il territorio di San Fiorano. La scelta di collocare una stazione di ricarica nell’area destinata al mercato settimanale, visto che ad oggi “sono presenti solo due banchi vendita“, denota la NON volontà di cercare di implementare quel mercato settimanale e quindi di impoverire ulteriormente i servizi presenti sul territorio di San Fiorano (al pari della chiusura dell’ambulatorio medico).

Inoltre il fatto che la “scelta del posizionamento sia stata fatta da Enel X Way Italia” (aggiudicataria dell’avviso) contrasta con la nota diramata dall’ANCI nel dicembre 2023 in cui “Si sottolinea, infine, che la misura “Installazione di infrastrutture di ricarica elettrica” del PNRR (Missione 2, Componente 2, Investimento 4.3) ha l’obiettivo di sostenere gli investimenti per la realizzazione di nuove infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici realizzate nei centri urbani e sulle superstrade. Tuttavia, la suddetta misura dovrebbe essere complementare, poiché sostenuta da fondi pubblici, ad iniziative di operatori economici interessati a installare e gestire infrastrutture di ricarica su suolo pubblico, anche a seguito di avvisi pubblici promossi dai Comuni. Invero, lo spirito e l’obiettivo di massima perseguito dalla misura prevista dal PNRR dovrebbe essere quello di assegnare agli aggiudicatari del contributo le aree “meno appetibili” in quanto considerate a fallimento di mercato, lasciando invece quelle maggiormente richieste alla concorrenza del mercato.”

Da quanto indicato da ANCI appare chiaro che la scelta del posizionamento e, ribadiamo, a nostro parere anche la scelta della configurazione della tipologia di stazione di ricarica dovrebbe essere a carico dell’ente decisore, cioè l’Amministrazione Comunale, e non delegata all’operatore commerciale in quanto è assolutamente indispensabile che sia il Comune ad effettuare le scelte in ordine alla localizzazione e alla tipologia delle stazioni di ricarica.

Infine, un’osservazione più tecnica sull’installazione delle stazioni di ricarica.
Se invece di posizionarla in uno stallo di parcheggio, la colonnina fosse stata installata alle spalle di questo, sul marciapiede o nell’aiuola prospiciente il parcheggio stesso (come avviene in quasi tutti i comuni), cosa possibile con pochi o, in alcuni casi, nessuna opera aggiuntiva, non si sarebbe sprecato uno stallo per la stazione e si potevano mettere a disposizione due stalli preesistenti (o 3 qualora si fosse optato per l’opzione Trio di cui sopra) per la ricarica senza alcuno spreco di posti.

Claudio Jacomelli