Nel Consiglio comunale del 25 febbraio scorso il Sindaco Galli ha instaurato una nuova prassi di discussione delle numerose interpellanze presentate dalla opposizioni.

Mentre prima erano gli interpellanti a leggere i loro documenti, spiegandoli brevemente, ora li legge tutti il Sindaco.

Peccato che il Sindaco si mangi le parole ed il pubblico non senta bene, complici anche i limiti dell’ impianto comunale di microfonia.
Cosi viene sacrificata ad un’esigenza di velocità la chiarezza e la completezza del confronto democratico che è il cuore del Consiglio comunale.

Non ci è parimenti piaciuto il tono ironico e piccato col quale l’ Assessore ai Lavori Pubblici , Barba, ha risposto all’ interpellanza sullo stato di regolarità e funzionalità degli edifici scolastici e sui tempi della realizzazione del nuovo asilo Tagliabue.

Se l’assessore è così infastidito dal dovere rispondere, occorrerebbe che qualcuno della Sua parte politica gli spiegasse le due alternative possibili: o recuperare un atteggiamento più disponibile e dialogico o rinunciare al ruolo di assessore.
Entrambe soluzioni onorevoli e certamente migliori del piagnisteo che fa da sottofondo ai suoi interventi e non gli fa per nulla onore.

Antonio Ubiali